mercoledì 11 novembre 2009

La lenta morte di Windows Mobile... perlomeno sugli smartphone

LG, Samsung, e HTC sono tra i maggiori produttori di telefonia che adottano Windows Mobile sui loro smartphone, ma la discesa in campo di Android ha cambiato di molto le carte in tavola, visto LG e HTC prevedono di formire almeno la metà dei loro telefoni con il sistema operativo di Google, mentre Samsung, con una mossa (quasi) a sorpresa, ha annunciato in questi giorni il progetto di un nuovo sistema operativo per smartphone, Bada destinato a sostituire Windows Mobile nel corso del prossimo anno.
Manco a dirlo, Bada avrà un suo SDK e un suo Application Store per consentire il proliferare di nuove applicazioni.
A questo punto lo scenario dei sistemi operativi per Smartphone cambia un'altra volta: semplificando il discorso, da un lato abbiamo soluzioni monopiattaforma come l'iPhone OS di Apple (che gira solo sull'omonimo telefono), e il WebOS del Palm-Pre, dall'altro Android e Bada, che sono open e multipiattaforma.
In questo scenario, come soluzioni ibride, si inseriscono da un lato Windows Mobile e Blackbarry (che non non sono monopiattaforma, ma nemmeno open) e dall'altra Symbian; quest'ultimo è stato recentemente acquisto da Nokia con lo scopo di "unificarlo" e renderlo Open Source attraverso la Symbian Foundation, anche se attualmente il codice sorgente non è ancora disponibile pubblicamente.
Se le soluzioni totalmente closed, e quelle totalmente open, hanno i loro pro e contro, per le soluzioni "ibride" (fatte salve eventuali peculiarità che magari non hanno alternativa) al momento attuale vedo solo "contro". Una soluzione chiusa è meglio ottimizzata e più blindata (anche se non necessariamente più sicura); una soluzione open può vantare un supporto potenzialmente maggiore e maggiori possibilità di personalizzazione; una soluzione ibrida... cosa può vantare?
Lasciando perdere iPhone e Palm che fanno storia a sé (e, quantomeno per quanto riguarda l'iPhone, finora è una storia di successi), non è un caso che i maggiori produttori, pur preservando una parte di prodotti con Windows, si stiano orientando tutti verso Android. Nell'attesa di vedere se anche Bada riuscirà a conquistare una buona fetta di mercato, Windows Mobile sembra ormai caduto nel dimenticatoio, e Symbian (nonostante la sua vocazione "open" e multipiattaforma) sembra destinato ad essere relegato perlopiù a Nokia, che sebbene sia il maggior produttore mondiale di cellulari, non sta vivendo un buon momento, soprattutto nel settore degli smartphone. Anche il Blackbarry, che ha fatto la sua fortuna sulla push-mail, si vede ormai privato del suo primato, visto che la push-mail la possono avere anche gli altri...
Tra gente che va e gente che viene, il 2010 si prevede molto attivo in questo settore.

5 commenti:

  1. Io "odio" (si fa per dire) tutto questo.
    Capisco il proliferare di s.o. open o non open che siano, perchè si sa nel mondo del commercio tutti vogliono prendersi una fetta del mercato (se più grande di quella degli altri è meglio).
    Ma come utente tutto questo crea solo confusione.
    L'assenza di standard è un grande incubo per l'utente, e per quanto si voglia criticare Windows è stato il principale motore dell'informatica "generalistica" proprio per la sua funzione di standard.
    Mi chiedo come possano pensare queste case che gli sviluppatori siano in grado di seguire tutte le piattaforme e al tempo stesso migliorare i propri prodotti e concretizzare nuove idee.
    Come possono ritenere che qualcosa di diverso da una software house ben strutturata (e a volte nemmeno loro) possano far uscire un programma o un gioco per WM, OSXMobile, WebOS, Symbian, Android, Maemo più sistemi proprietari LG, forse HTC ecc... ecc...
    Mah.

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  2. in linea di massima non sono molto d'accordo, cmq visto che l'argomento è abbastanza articolato, ci tornerò sopra con un commento ad hoc nei prossimi giorni

    ciao

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  3. Domenico, pensa solo se ogni auto usasse un carburante diverso incompatibile con le altre auto, perchè ogni casa automobilistica svilupperebbe un motore "efficiente più degli altri" (a detta loro).
    Immaginati i problemi per gli utenti che dovrebbero ogni volta cercare il distributore "compatibile".

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  4. Al di là del fatto che effettivamente esistono più carburanti incompatibili (non puoi benzina in un motore diesel, per esempio), il punto è distinguere il "bene" dal mezzo utilizzato per produrlo... non penso che a te interessi se la benzina è prodotta da un impianto Pippo piuttosto che Pluto... allo stesso modo, l'importante è che una JPG sia sempre un JPG, che poi io possa crearla/modificarla in Windows, in MacOS, in Andorid, o in chi per esso, poco importa... se l'utente avesse la certezza di poter fruire di ogni tipo di documento in ogni sistema oeprativo, potrebbe scegleire in tutta libertà quale sistema utilizzare... cmq non mi dilungo qui nei commenti, perché voglio trarre spunto per fare un post ad-hoc nei prossimi giorni

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  5. Certo, l'esempio delle jpg da ragione a te, ma io parlo di programmi non di file.
    Dover predisporre una versione del programma per ogni tipo di sistema operativo è un danno per il mercato perchè crea inutile lavoro, disperde risorse e forze produttive.
    Mi si dirà che è il mercato ad indirizzarsi verso i vincitori e a filtrare tutto il resto.
    Vero, tra 5 anni magari i s.o. sopravvissuti saranno molto meno di quelli odierni e il problema sarà risolto.
    Ma sto analizzando il mercato attuale non quello futuro, e in attessa di questo le critiche purtroppo sono inevitabili.
    L'iphone deve il suo successo all'appstore, senza quello sarebbe un bel cellulare, magari superiore alle vendite medie di altri prodotti ma non un "fenomeno" (basta pensare a tutti i siti che si ottimizzano con versioni imobile, o a tutte le applicazioni rilasciate come servizi).
    E questo lo sanno anche gli altri che stanno percorrendo la stessa strada.
    Ma ripeto, è impossibile pensare che gli sviluppatori possano imboccare tutte queste strade parallele.

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