lunedì 11 aprile 2011

iPad 2, primi chilometri su strada

Come di consueto, ripropongo anche su queste pagine un mio articolo uscito qualche giorno fa su Punto-Informatico.

A margine, visto che sul forum di Punto-Informatico qualcuno l'ha fatto notare, vorrei precisare che so benissimo che Henry Ford si riferiva a tutt'altro quando parlava di "progresso per tutti", e non può essere diversamente visto che a quei tempi c'erano be altre priorità (in particolare di ordine economico) rispetto a decidere se comprare un computer o un tablet, oggetti ben lontani dall'essere anche solo immaginati... Fatto sta che il senso di quella frase è valido in più contesti, è valido anche oggi e, secondo me, è valido anche in relazione all'argomento in cui l'ho usato: una tecnologia diventa utile (e quindi segna un passo avanti nella storia dell'uomo) solo nel momento in cui il maggior numero di persone può beneficiarne, ed Apple ha sempre cercato di fare questo, ovvero di rendere accessibile i propri prodotti anche ai cosiddetti "utonti", tema tra l'altro ripreso pure dall'ultimo spot di Cupertino,

Ma veniamo all'articolo:

Parlando di tablet, una delle domande più frequenti è quella di chi si chiede a cosa servano questi dispositivi, visto che (più o meno) non fanno nulla di più di un computer o di economico netbook... e una delle risposte più frequenti è che si tratta solo di "costosi giocattoli", oggetto di una moda passeggera.
Si tratta grossomodo della stessa tesi sostenuta da Craig Mundie (Microsoft) un paio di settimane fa, tesi che mal si sposa con il fervore col quale fu presentato l'HP-Slate nel corso del CES2010, e anche con l'impegno preso da Microsoft nel corso del CES di quest'anno, ovvero con l'intenzione di sviluppare Windows 8 anche per processori ARM (da usare proprio per i tablet, visto che per gli smartphone esiste già Windows Phone).
La verità, forse un po' scomoda da accettare per taluni, è che anche la maggior parte dei computer "consumer" è attualmente utilizzata come un costoso giocattolo, quindi perché non fare le stesse cose con un dispositivo che può essere più semplice, più immediato e, perché no, anche più divertente da utilizzare? Circa un secolo fa, qualcuno che non aveva nulla a che fare con l'informatica (Henry Ford) disse che "C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti"; molti anni più tardi Apple introdusse sul mercato il primo Mac chiamandolo il computer "for the rest of us", slogan che voleva evidenziare il diverso approccio a quella nuova tecnologia, un approccio teso a semplificare l'interazione con l'utente tramite un'interfaccia grafica, così da rendere accessibile quel nuovo strumento di lavoro ad un maggior numero di persone.
Sono passati molti anni da allora e oggi il computer è entrato sempre più nelle case degli utenti, uscendo dal ruolo di strumento di lavoro e diventando strumento di svago e di intrattenimento; con l'iPad Apple cerca di fare un passo in più, per avvicinare al mondo dell'informatica un numero sempre più elevato di utenti, compresi quelli che un computer non lo vogliono neanche vedere, perché l'iPad non è propriamente un computer...
L'iPad è solo un dispositivo, potente quanto basta ma non molto diverso (parlando di hardware) dagli altri tablet che si sono affacciati sul mercato o che saranno disponibili nei prossimi mesi; anzi, ci sono tablet che offrono anche qualcosa in più a livello di qualità delle fotocamere o di porte disponibili. Dove sta quindi la vera forza dell'iPad? A dispetto di chi crede che si tratti solo di moda o di "devozione" degli utenti Mac (tesi smentita dagli stessi numeri di vendita), la forza dell'iPad sta in iOS e nell'App Store; pur con tutti i suoi limiti, in particolare sulla gestione dei files, iOS permette di utilizzare l'iPad in modo semplice ed immediato, e le applicazioni fornite a corredo del sistema consentono un accesso immediato alle funzioni basilari del tablet: agenda, rubrica, posta elettronica e navigazione web. Detto questo ognuno si può sbizzarrire come vuole e usare l'iPad in mille modi diversi a seconda delle proprie esigenze: sull'App Store ci sono 75'000 applicazioni specifiche per iPad, ma è possibile lavorare anche con la quasi totalità delle oltre 350'000 applicazioni per iPhone (resta un mistero il perché le applicazioni pensate per il retina display non vengano visualizzate in alta risoluzione, ma questo è un altro discorso).

Ma vediamo qualche possibile impiego, partendo dalla mia esperienza personale di questi giorni; per chi ancora non lo sapesse l'iPad 2 offre un processore più prestante rispetto al modello precedente, e le due camere consentono di utilizzare FaceTime (molto sfruttata quando sono lontano da casa) o di realizzare filmati che possono essere montati comodamente grazie ad iMovie. Proprio iMovie, che potrebbe essere un punto di forza di iPad, si trasforma in un punto di debolezza se pensiamo che Apple consente di scambiare i progetti solo tra i dispositivi iOS, mentre la procedura (non ufficiale) per importare i filmati dal computer richiede uno sforzo in più che iTunes avrebbe potuto fare in modo automatico: si confida in un aggiornamento che dia un po' di flessibilità in più, così come già avviene per i progetti di Garageband, che sono compatibili con l'omonima applicazione per Mac.
Proprio Garagaband ci dà lo spunto per dare un esempio legato ad un utilizzo creativo dell'iPad. In rete potete trovare numerosi filmati di persone che realizzano interi brani registrando le diverse tracce o suonando in diretta grazie all'iPad.
Sempre parlando di creatività, non possiamo non menzionare i disegni realizzati sullo schermo touch dell'iPad, sia a mani nude, sia sfruttando appositi pennelli capacitivi. Dietro questo lavoro c'è sempre, ovviamente, un'applicazone pensata ad-hoc, e le applicazioni per disegnare non mancano, da quelle pensate per i bambini (come Tavolozza), a quelle per il disegno vettoriale, come Inkpad, fino ad arrivare a quelle più tecniche come AutoCAD WS (che in realtà non permette di realizzare un disegno partendo da zero, ma di modificare disegni precedentemente caricati). Non mancano neppure le applicazioni per la modellazione 3D, mentre Adobe si sta preparando a rilasciare una versione di Photoshop per iPad.
Pensando invece all'ambito professionale, al di là del fatto che ogni lavoro può avere le proprie specificità, gli utilizzi dell'iPad possono essere i più vari: dall'impiego più generalista di applicazioni Office (Pages e Numbers se vogliamo stare in casa Apple, ma anche Documents to Go, QuickOffice, o Bento) a semplice strumento per la presentazione dei propri prodotti. C'è gente che ha scritto libri utilizzando l'iPad e gente che invece, sull'iPad, i libri li legge, oppure consulta manuali, schemi, progetti... Se poi ci addentriamo in settori più specialistici possiamo trovare diverse soluzioni che permettono di utilizzare l'iPad in ambito informatico, medico (dagli atlanti di anatomia alle applicazioni per la visualizzazione di immagini radiologiche, passando per un più classico utilizzo come cartella clinica), e molto altro ancora...
Cambiando completamente argomento, possiamo rituffarci nel mondo consumer per accennare ad uno dei generi più gettonati: i videogames. Inutile nasconderlo, basta dare un'occhiata alle classifiche di iTunes per scoprire che tra le applicazioni più acqusitate ci sono molti giochi e, a mio avviso, non potrebbe essere altrimenti: ci sono titoli che non hanno nulla da invidiare né come grafica (tantopiù che l'iPad 2 è fino a 9 volte più prestante del modello precedente), né come spessore, a prodotti più blasonati per console, questi ultimi venduti a prezzi di un'ordine di grandezza inferiore rispetto al prezzo medio dell'App Store. Basti pensare a Real Racing 2, realistico gioco di corse automobilistiche che sfruttando l'apposito adattatore Apple potrà essere giocato anche su un televisore in full HD mostrando informazioni aggiuntive sullo schermo del tablet.
Potrei continuare citando molti altri esempi, da Infinity Blade al più semplice (e famosissimo) Angry Birds ma il punto d'arrivo non cambierebbe: mentre la concorrenza si affanna a rilasciare prodotti che sulla carta sono più potenti o più "dotati", il successo dell'iPad (si parla di circa 2,5 milioni di unità vendute nel solo mese di marzo) ruota intorno all'App Store e alla semplicità con la quale ognuno può equipaggiare il tablet della mela con le applicazioni che più si adattano alle proprie necessità. Con un tale potenziale di software c'è da chiedersi cosa potrebbe succedere se Apple decidesse di equipaggiare anche Apple TV (un device che costa un centinaio di Euro) con un minimo di memoria per le applicazioni e i giochi...

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