mercoledì 23 novembre 2011

Ipocrisia

Qualche tempo fa mi chiedevo cosa ci provasse certa gente a dedicare parte della propria esistenza al puro scopo di denigrare gli altri (o perlomeno a cercare di denigrarli, perché poi dipende anche da che seguito riesce ad avere una certa filosofia di pensiero).
Indirettamente ottenni una risposta del tipo "il sito e mio e ci scrivo quello che voglio io", idea che mi può stare benissimo purché il quello che voglio io non sia dire agli altri quello che dovrebbero scrivere oppure lamentarsi perché tizio ha scritto questo ma non quello sul medesimo argomento, altrimenti si sconfina nel campo del bue che dice cornuto all'asino...
Internet ha il grande vantaggio di consentire a tutti (o perlomeno a molti) la massima libertà di espressione, ma cosa succede quando le cose vengono raccontate in modo fazioso? Jobs era un mago in quest'arte (chiunque ha letto o sta leggendo la sua biografia sa di cosa parlo) "dote" che faceva parte di una sua eccenticità (ben spiegata sempre nella biografia di Isaacson) che quantomeno mirava ad un obiettivo ben preciso, se vogliamo anche egocentrico o egoistico, ma che (nel bene e nel male) ha segnato un pezzo di storia dell'informatica.
Viceversa mi fanno quasi sorridere per quanto sono ingenui (o volutamente falsi, quindi ipocriti) certi siti che cercano di raccontare mezze verità, spesso incappando in errori tanto grossolani da risultare ridicoli, goffi, e nemmeno degni di essere citati, il tutto col solo scopo di [cercare di] screditare qualcuno o qualcosa... magari atteggiandosi da giornalisti o, peggio ancora, da "spiriti liberi" e "disincantati"...
Se volete davvero farvi un'idea su Steve Jobs e Apple, non fidatevi di quello che vi dicono gli altri (né tantomeno di quello che vi dico io) ma leggete la sua biografia ufficiale, scritta senza veti e senza censure (nonostante la nomencaltura "ufficiale" lascerebbe pensare il contrario), poi magari tornate a leggere siti, articoli e libri di chi è contro per partito preso, e fatevi quattro risate pensando alla "pochezza" di certi atteggiamenti...

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