lunedì 27 agosto 2012

Una vittoria vera?

Come ben saprete, in tarda serata del giorno stesso in cui ho postato il mio commento sulla decisione che avrebbe dovuto prendere la giuria nel processo Apple vs Samsung, il verdetto è arrivato.
La giuria ha stabilito che Samsung ha copiato da Apple, quantomeno per quanto riguarda alcuni brevetti software e il design di alcuni smartphone. Ovviamente non mancano i consueti irriducibili che dipingno la giuria come "faziosa" (leggasi, "la giuria ha espresso un verdetto contratrio a quello che avvrebbero voluto i soliti critici di Apple") o che tirano addirittura in ballo il patriottismo/nazionalismo americano contro l'azienda coreana.
Al di là delle polemiche, e al di là del fatto che un'eventuale mozione potrebbe ribaltare il verdetto (senza contare l'appello), ragioniamo sullo stato attuale delle cose. La vittoria di Apple è stata totale? Al di là dei proclami, secondo me no... Se è vero che è stato riconosciuto che Samsung ha "copiato" il design di alcuni prodotti Apple e violato alcuni brevetti, è anche vero che il risarcimento riconosciuto è stato meno della metà di quanto chiesto da Apple (1 miliardo di dollari circa, anzichè i 2.5 miliardi richiesti) e non è stata riconosciuta alcuna violazione nel campo dei tablet, che forse è il punto più cruciale per lo sviluppo futuro. Samsung, da parte sua, gioca un po' il ruolo della vittima... nonostante l'inebitabile scotto borsistico (-7%) e il miliardo di danni da pagare (ampliamente compensato dagli utili trimestrali) i modelli più nuovi (come il Galaxy SIII) e tutta la serie dei tablet (i Galaxy Tab) non rientrano tra i dispositivi che violano i brevetti.
Opposti, ovviamente, anche i commenti delle parti: se Apple parla di vittoria dei valori per gli innovatori, Samsung parla di sconfitta per la concorrenza e per i consumatori... Apple cerca di esaltare un gidizio che la favorisce solo in parte, Samsung cerca il consenso dei suoi utenti: ognuno gioca la sua parte di questo "processo immagine"... e nel frattempo Microsoft se la ride e Google prende le distanze da Samsung dicendo che molte delle accuse sono specifiche delle scelte implementative della società coreana.

La guerra è appena iniziata...

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